“The Batman” è il terzo miglior film di sempre su Batman
Premessa uno: Sì, The Batman mi è piaciuto molto.
Premessa due: No, non penso che sia il miglior film sul Crociato Incappucciato
Procediamo con ordine
The Batman, totalmente scollegato dagli ultimi film DC, è un film autoriale sui primi anni di carriera dell’Uomo Pipistrello. Diretto e co-scritto da Matt Reeves (l’altro co-sceneggiatore è Peter Craig), il film parte subito con l’ambizione di interpretare la figura del supereroe con quella cifra indipendente e compiaciuta tipica dei film d’autore; distaccandosi in ogni modo, quindi, dai toni fracassoni da blockbuster degli ultimi due film su Batman (Batman v Superman e Justice League).
Il film si allontana consapevolmente da tutti quelli che lo hanno preceduto (non riesco davvero a capire chi riesca a cogliere una continuità con Nolan, del tutto inesistente): le atmosfere gotiche, cupe e piovose ne fanno un noir dalle tinte fosche, dark. Un film scuro per tutta la sua durata, quasi a voler simboleggiare sia l’oscurità che alberga nel cuore ferito di Bruce Wayne, sia le ombre che ormai divorano Gotham City, metropoli corrotta, eternamente flagellata dalla temposta e in costante conflitto con se stessa.
Questo Batman, violentissimo e scattante, è una sommatoria di cose: da un lato, mi ha ricordato sia Rorschach (Alan Moore, Watchmen) sia Il Corvo (fumetto di James O’Barr), per l’aggressitivà fisica che si consuma in una città allagata dalla pioggia; dall’altro, mentre lo vediamo aiutare i cittadini, consolare, abbracciare, ne abbiamo quasi un’evoluzione cristologica, messianica; ed è questo l’arco narrativo del personaggio, che nasce come vendicatore – «Sono vendetta» – ma capisce, al termine del film, di dover diventare qualcosa di diverso, qualcosa di più: un simbolo.
Una leggenda.
La colonna sonora di Michael Giacchino (Oscar 2010 per le musiche di UP) accompagna l’incedere maestoso di questo eroe mascherato, mai così umano, che cade, si rialza, prende botte, inciampa, si rialza ancora, grida e sferra pugni e calci come un gladiatore nell’arena. Difficilmente abbiamo visto un Batman così poco supereroe e così tanto umano.
(A proposito, solo io ho notato qualche somiglianza tra queste musiche e la marcia imperiale di Darth Vader?)
Nonostante la lunghezza eccessiva (il film sfiora le tre ore, e in alcuni punti allunga davvero il brodo), posso dire che questo Batman 2022 è una delle migliori versioni cinematografiche dell’uomo pipistrello; tuttavia non la migliore in assoluto, per alcuni difetti che andrò sommariamente a elencare.
BRUCE WAYNE
In questo film manca la contrapposizione classica (sia fumettistica sia cinematografica) tra l’uomo e il supereroe. Non v’è traccia, qui, del Bruce Wayne milionario, capace di mascherare la propria doppia identità dietro la facciata del ricco ereditiere, amante delle donne e della vita mondana. Il Bruce Wayne simil-emo interpretato da Pattinons non vanta, in realtà, alcuna distanza concettuale dal suo alter ego; Bruce Wayne, qui, non è una maschera, ma una non-maschera: un vigilante che si spoglia del costume, ma mantiene intatti gli stessi tormenti e le medesime espressioni.
L’ENIGMISTA
Il villain interpretato da Paul Dano, nonostante la sua volontà di portare a galla il sudiciume di una città al tracollo, non ha la potenza concettuale (né estetica) di altri villain che hanno lottatto contro il Pipistrello. Fra tutti, i Joker (Heath Ledger, Jack Nicholson, ma anche il monumentale e a sé stante Joaquin Phoenix) e Bane (Tom Hardy).
L’EPICITÀ
Manca, quasi del tutto. L’ho premesso: le aspirazioni del film non sono quelle di un cine-comic, ma di un film d’autore su un vendicatore paranoico e tormentato; ciò nonostante, si parla sempre di Batman, e francamente ho avvertito la mancanza di quell’epicità classica (con tanto di colonna sonora crescente) alla quale ci avevano abituati Nolan e Hans Zimmer, con sequenze tanto belle quanto emozionanti.
Per chiudere, The Batman 2022 è un film meraviglioso, che tuttavia, a mio parere, resta comunque un gradino sotto ai due capolavori di Nolan e Tim Burton, ossia:
IL CAVALIERE OSCURO (2008)
Un film perfetto, un poliziesco calibratissimo dalle atmosfere quasi hardboiled. Ritego che questo rimanga, a tutt’oggi, il miglior film mai realizzato, non solo su Batman, ma su un supereroe in generale. Il livello altissimo del comparto attoriale (Heath Ledger su tutti) suggella una sceneggiatura accorta, avvincente e chirurgica; le lotte interiori del supereroe si fanno spazio dentro i ritmi sincopati di un film adrenalico e veloce, che tuttavia non rinuncia a momenti di introspezione e riflessione.
BATMAN – IL RITORNO (1992)
È l’anti-film su Batman.
Solo Tim Burton poteva concepire un tale gioiello. Nonostante i suoi difetti evidenti e l’assenza di un ritmo adeguato, il secondo film di Tim Burton è una poesia d’autore sulla diversità, sui conflitti personali ed extra-personali, sul classismo, sulla politica, sull’ambiente, sull’accettazione sociale.
Tim Burton imposta l’intera pellicola sul confronto-conflitto tra i personaggi (esclusi, deformi, diversi, ambigui, arrivisti, falliti), incrementando la componente gotica della sua Gotham City e rinunciando (quasi) del tutto ai ritmi imposti da un film d’azione sui supereroi. Bellissime le musiche di Danny Elfman.
Per concludere, qualche classifica personale.
MIGLIORI FILM SU BATMAN
- Il Cavaliere Oscuro (Nolan, 2008)
- Batman – Il ritorno (Tim Burton, 1992)
- The Batman (Matt Reeves, 2022)
- Batman (Tim Burton, 1989)
- Batman Begins (Nolan, 2005)
- Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (Nolan, 2012)
- Batman V Superman (Zack Snyder, 2016 )
- Batman Forever (Schumacher, 1995)
- Justice League (Zack Snyder, 2017)
- Batman & Robin (Schumacher, 1997)
MIGLIORI BATSUIT
- Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
- Batman (1989)
- Batman – Il ritorno (1992)
- The Batman (2022)
MIGLIOR BRUCE WAYNE
- Michael Keaton
- Ben Affleck
- Christian Bale
MIGLIOR BATMAN
- Christian Bale
- Robert Pattinson
- Ben Affleck
PEGGIOR BATMAN/BRUCE WAYNE
- George Clooney
MIGLIOR VILLAIN
- Heath Ledger/Joker
PEGGIOR VILLAIN
- Arnold Schwarzenegger/ Mr. Freeze
MIGLIOR COLONNA SONORA
- Hans Zimmer (Trilogia Nolan)
MIGLIORI DIALOGHI
- Batman – Il ritorno (1992, Daniel Waters)
© Diego Di Dio, 2022