Spielbergs Rules
Steven Spielberg, ancora una volta, scrive la storia del cinema.
Infatti è il primo regista a essere candidato agli Oscar per sei decenni consecutivi.
A inizio febbraio sono state annunciate la nomination per gli Oscar 2022 e, nella categoria come miglior regia e anche in quella come miglior film, c’è anche Steven Spielberg con “West Sider Story”.
Questa nomination consente al regista-produttore di raggiungere un record mostruoso e, a mio modesto parre, meritato: essere candidato agli Oscari per sei decadi di fila. In questo modo, Spielberg riesce a battere il collega Martin Scorsese (che ha ricevuto candidature per “soli” cinque decenni).
Vediamo alcune di queste nomination nel corso degli anni.
- Anni Settanta: Incontri ravvicinati del terzo tipo (1978)
- Anni Ottanta: I predatori dell’arca perduta (1982) e ET – L’extraterrestre (1983)
- Anni Novanta: Schindler’s List (1994) e Salvate il Soldato Ryan (1999)
- Anni Duemila: Munich (2006)
- Anni Duemiladieci: Lincoln (2013)
- Anni Duemilaventi: West Side Story (2022)
Tra gli artefici della rivoluzione culturale dei blockbuster, Spielberg ha saputo imporsi, nel tempo, come uno degli autori più premiati, più celebrati, più ricchi e più seguiti della storia.
Il merito di questo regista è quello di aver sempre spaziato da un genere all’altro, da un target all’altro, mettendosi continuamente in discussione.
Nonostante si tratti di un artista estremamente popolare, la sua cinematografia è ricca ed eterogenea, mai uguale a se stessa. Si va, infatti, dalla fantascienza pura (E.T. L’extra-terrestre, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Jurassic Park, Minority Report) ai film d’azione (I predatori dell’arca perduta); da film raffinati e d’autore (Shindlers’ list, Salvate il soldato Ryan) a rivisitazioni fiabesche (Hook – Capitan Uncino), passando per veri e propri cult (Lo squalo, Indiana Jones).
Spielberg non ci ha abituati a un immaginario fisso, immobile; tutt’altro. Avendo manifestato la costante capacità di rinnovarsi, sarebbe difficile – se non impossibile – definire una cifra stilistica unica, per questo regista.
Contrariamente a maestri unici e riconoscibilissimi, che hanno fatto del proprio approccio alla regia un marchio di fabbrica inconfondibile (basti pensare ai maestri Sergio Leone, Brian De Palma, Francis Ford Coppola, ma anche Sorrentino), Spielberg non ha mai citato se stesso; anche nell’ambito dello stesso genere (per esempio, la fantascienza) Spielberg ha saputo distaccarsi da ciò che aveva fatto in precedenza, affrontando le storie con un alfabeto narrativo sempre nuovo, sempre diverso (basti pensare a E.T., Incontri ravvicinati del terzo tipo, I.A. – Intelligenza artificiale e Minority Report).
Parliamo di un regista capace di coniugare abilità tecniche, scelte innovative e posizioni d’autore (da un alto) e aspirazioni commerciali da grande film d’intrattenimento, da blockbuster (dall’altro).
Insomma, ancora una volta, con questa candidatura, Steven Spielberg si conferma come uno degli autori più prolifici e influenti della storia del cinema di tutti i tempi.
Ed ecco, in definitiva, la mia classifica – assolutamente personale e quindi opinabile – dei migliori film di Spielberg.
- E.T. L’extra-terrestre (1982)
- Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977)
- Schindler’s List (1993)
- Lo squalo (1975)
- Salvate il soldato Ryan (1998)
- I predatori dell’arca perduta (1981)
- Hook – Capitan Uncino (1991)
- Jurassic Park (1993)
- Prova a prendermi (2002)
- The terminal (2004)
© Diego di Dio 2022