SEX EDUCATION 4
(Il finale di serie con l’amaro in bocca)
Partiamo da un presupposto: ho sempre amato Sex Education.
Apprezzo il modo in cui questa serie, originale, complessa e mai scontata, tratti argomenti difficili, come l’identità sessuale, i primi approcci col sesso ecc. Ne ho scritto ampiamente anche su questo blog: Sex Education (leggi la recensione) è tra i miei prodotti seriali preferiti, per qualità della sceneggiatura e costruzione dei personaggi.
Devo, però, ammettere che, col trascorrere delle stagioni, si è perso un po’ di brio.
Già la terza stagione mi era piaciuta meno delle prime due, e sono costretto a riconoscere, a malincuore, che la meno interessante risulta proprio la quarta (ossia l’ultima).
È vero, viene data una chiusa coerente alle storie costruite nelle stagioni precedenti; è vero, alcuni facili happy end vengono dribblati, per evitare il rischio cliché; è vero, alcune delle tracce segnate dalle storie passate diventano, qui, solchi più profondi: si scava dentro la psicologia e il background dei personaggi.
Tuttavia, i temi trattati sono sempre gli stessi. Mi verrebbe da dire: medesimo piatto, con qualche condimento diverso. Le dinamiche che muovono i personaggi sono sempre simili, i need e le battaglie dei nostri adolescenti preferiti non si spostano di molto, rispetto agli spunti forniti dalle prime stagioni.
Sia chiaro, non mi è dispiaciuta questa quarta stagione (non mi dispiace mai, Sex Education), ma l’impressione che mi ha dato è quella di una sceneggiatura stanca, svogliata, costretta a ripiegare sempre sulle stesse dinamiche, su temi ormai già esauriti. Avrei preferito una svolta, un plot twist, qualcosa che smuovesse davvero l’arco di trasformazione dei nostri personaggi, ormai già segnato dall’inizio.
In definitiva, l’ultima stagione di questo coloratissimo teen drama è un triste addio ai nostri adolescenti e alle loro storie; una serie-epilogo, potremmo dire, che porta a conclusione gli archi narrativi aperti qualche anno fa, senza aggiungere nulla di nuovo.
A margine, nonostante per me la stagione 4 sia parzialmente deludente, va detto che Sex Education rappresenta una delle serie imprescindibili dell’ultimo decennio, soprattutto per il contributo che ha dato al tema dell’inclusione, senza mai strizzare l’occhio al politically correct o a facili perbenismi.
© Diego Di Dio, 2023