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Il Padrino – 50 anni

Era il 24 marzo del 1972 quando “Il Padrino” fece la sua prima comparsa nelle sale cinematografiche.

Sono trascorsi cinquant’anni da quel giorno, eppure il film di Francis Ford Coppola – che con questa pellicola ha dato vita alla trilogia omonima – resta uno dei migliori film della storia del cinema, una delle pellicole più dense e potenti di sempre.

Il film di Coppola è liberamente ispirato al romanzo omonimo di Mario Puzo, pubblicato nel 1969.

“Il Padrino”, alla sua uscita, ha incassato 86 milioni di dollari solo negli Stati Uniti, mentre in tutto il continente americano più di 135 milioni, rimanendo primo in classifica per molto tempo. Anche in Italia il film ha riscosso particolare successo, tanto da incassare 10 miliardi di lire, un dato rimasto irraggiungibile fino al film “Avatar” di James Cameron, nel 2010.

Agli Oscar del 1973, il film ha ottenuto ben 10 nomination, aggiudicandosi poi quello come miglior film, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura non originale.

“Il Padrino” racconta la storia di una famiglia mafiosa di origine italiana, i Corleone, che vive a New York negli anni a cavallo tra il 1940 e il 1950.

La storia dei Corleone si è da subito imposta nell’immaginario collettivo, consacrando attori del calibro di Al Pacino, Robert Duvall e James Caan. Senza contare la presenza di Marlon Brando, gigante inarrivabile, che in questo film fornisce una delle sue migliori performance.

Curiosità sul “Padrino”

  • Proprio Marlon Brando e Al Pacino fecero molto parlare di sé quando il primo rifiutò l’Oscar in segno di protesta contro i soprusi subiti dagli Indiani d’America; mentre il secondo contestò la sua nomination come miglior attore non protagonista, sottolineando che il suo personaggio appariva per un tempo maggiore rispetto a quello del collega Marlon Brando.
  • Rimanendo in tema cast, alcuni dei personaggi che vediamo apparire nella pellicola altri non sono che familiari del regista. Sua sorella, per esempio, ha interpretato Connie Corleone in tutta la trilogia (Talia Shire, la famosa Adriana di “Rocky”); ma compaiono anche sua madre, Italia Coppola, nella riunione al ristorante e suo padre, Carmine Coppola, che interpreta un pianista. Essendo lui stesso musicista, il padre di Coppola ha anche composto dei brani per il film. Infine, sapete chi era il neonato che interpretava Michael Rizzi? Sofia Coppola, figlia del regista, e oggi anche lei regista affermata.
  • Pare, comunque, che il cast si divertisse molto sul set. In diverse interviste rilasciate nel corso degli anni, gli stessi attori hanno raccontato di uno scherzo ideato da James Caan e Robert Duvall e poi continuato da Marlon Brando. In cosa consisteva lo scherzo? Nel calarsi i pantaloni e rimanere con le natiche scoperte. Immaginate quante volte la troupe sia stata costretta a ripetere le scene!
  • E poi, avete presente il gatto di don Vito Corleone? Francis Ford Coppola lo aveva trovato per strada nei pressi degli studi della Paramount Pictures. L’aneddoto racconta che il gatto avesse iniziato a fare le fusa non appena Brando iniziò a recitare, perciò il regista si convinse a scritturare anche il randagio per il film.

Per chiudere, so che stilare classifiche è un giochetto divertente che lascia il tempo che trova. Sappiamo bene che la domanda “Qual è secondo te il migliore film di sempre?” non ha alcun senso; ogni epoca ha i propri capolavori, che vanno contestualizzati e pesati in riferimento (non solo alla pellicola come valore assoluto, ma anche) all’anno di uscita, al conteso sociale, economico, politico e umano, e soprattutto cinematografico.

Tuttavia, se proprio qualcuno mi puntasse una pistola alla testa e mi chiedesse di scegliere il migliore film di tutti i tempi, non avrei dubbi: metterei al primo posto, ex aequo, “Il Padrino – Parte I” e “Il Padrino – Parte II”; due capolavori monumentali, due opere d’arte perfette, grandiose, determinanti.

Sono pochissimi i film che, nella storia del cinema, hanno sortito un effetto così dirimente sulle produzioni successive.

Non solo.

Di solito, lo sappiamo, un sequel non è mai all’altezza del film che l’ha preceduto; ma “Il Padrino” rappresenta una felice eccezione, perché – almeno per me – il secondo film è tanto grande quanto il primo, forse addirittura superiore (molti critici, sia all’uscita sia oggi, ritengono che il secondo capitolo sia migliore del primo).

Uscito a due anni di distanza dal “Padrino” (1974), “Il Padrino II” ricevette 11 candidature e si aggiudicò sei statuette (De Niro vinse il premio come miglior attore e Coppola si portò a casa tre Oscar: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale – assieme a Mario Puzo).

“Il Padrino II” è il film più lungo e più premiato della trilogia, che si sarebbe poi conclusa nel 1990 con “Il Padrino – Parte III”, film non all’altezza dei due predecessori.

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