Il mio ultimo sangue

«Ho sentito dire spesso che il bene e il male non esistono: sarebbero concetti astratti, puerili, elaborati dall’uomo.
Stronzate.
Il bene e il male esistono, e sono due stanze contigue, divise da una porta spalancata.
Il bene e il male esistono, e la distanza che li separa non è un abisso, ma un passo.

Ognuno di noi nasce su quel passo.»

È appena uscito, in tutte le librerie e gli store on-line, il mio secondo romanzo, “Ultimo Sangue” (La Corte Editore).

Come in ogni mia storia, la violenza è solo un pretesto.
E qui di violenza ce n’è, e anche tanta.
Ma tolte le pallottole e le sparatorie, messi da parte gli agguati e gli inseguimenti, la storia parla di una donna: Alisa, che tutti chiamano Alì.
La mia donna sicario.
Un’anima spezzata, rotta, come spezzate e rotte possono essere quelle anime che hanno vissuto un’infanzia e un’adolescenza come le sue. Che hanno attraversato l’inferno, per poi diventarne parte.

Una donna in continua oscillazione, alla continua ricerca di qualcosa. Forse nemmeno lei sa bene cosa.

“Ultimo Sangue” è una storia di camorra, di agguati, di sbarchi clandestini e di giochi di potere. Ma è anche e soprattutto una storia d’amore.
Quell’amore strano, sghembo e in eterno conflitto, che lega Alisa e Buba.

Buba, il mio uomo sicario.

Ho scritto la storia che volevo.
Ho raccontato quello che volevo raccontare.
Mi sono emozionato, lo ammetto. E sono stato anche arrabbiato, deluso, frustrato, euforico, sorridente, e ho provato tutto lo spettro delle possibili emozioni che dovrebbe provare uno scrittore quando scrive una storia.
La storia che vuole scrivere.

Il racconto che vuole raccontare.

Alì e Buba hanno aspettato anni per raccontarvi questa storia.

Ce l’hanno fatta, finalmente.

La Trama

Alisa e Buba sono due sicari professionisti.
Lavorano spalla a spalla nella Napoli in cui si consuma una guerra taciturna tra due imperi criminali.
Quando don Luigi e suo figlio Gabriele vengono brutalmente uccisi, però, tutto cambia. Donna Teresa, ora vedova e assetata di vendetta, assolda i due killer per porre fine, una volta per tutte, all’intera vicenda. La boss del crimine ha una missione per loro: trovare e ammazzare la figlia di don Pasquale, responsabile di aver ordito il piano che ha portato allo sterminio della sua famiglia.
In questo mondo di corruzione, fatto di armi e incline ai tradimenti, si muovono Alisa e Buba, che nel frattempo devono fare i conti con un passato dal quale non vorrebbero fare altro che fuggire.
Perché non sono solo assassini. Sono due sopravvissuti.
E in una realtà divorata dall’odio e consumata dal desiderio incontrollabile di potere, sanno che possono fidarsi solamente l’uno dell’altra.
Ma sarà sufficiente?
Un’ultima missione, un’ultima rivincita, un ultimo sangue.

Un noir dalle tinte fosche e crude, catapultato nello scenario decadente di Castel Volturno. Un romanzo sull’odio, sull’amore, sul desiderio di vendetta.

Diego Di Dio saper scrivere Scuola di editoria, agenzia letteraria, servizi editoriali
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